Eh, signori, un romanzo è uno specchio che uno porta lungo una strada. Ora riflette l'azzurro dei cieli, ora il fango dei pantani. E voi accuserete d'immoralità l'uomo che porta lo specchio nella sua gerla? Il suo specchio mostra il fango, e voi accusate lo specchio! Accusate piuttosto il pantano, e più ancora l'ispettore stradale che lascia stagnare l'acqua e formarsi il pantano.
- Il Rosso e il Nero, Stendhal

Oceano mare, Alessandro Baricco - recensione

Oceano mare, Alessandro Baricco – recensione

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Salve a tutti! Quest’oggi vi parlo di Oceano mare di Alessandro Baricco. Avevo iniziato questo libro un paio di anni fa, ma l’ho abbandonato dopo averne letto poche pagine perché l’avevo trovato abbastanza “pesante”, se così si può dire. Ora capirete perché…


"Oceano mare" racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono.


Ho voluto leggere questo libro perché avevo già letto Tre volte all’alba dello stesso autore e avevo letteralmente amato le storie e il modo in cui Baricco le aveva esposte e, quindi, avevo alte aspettative per quest’altro suo libro, anche perché sul web avevo letto tantissime sue citazioni e mi avevano incuriosita molto.

Come potete ben capire dalla trama, il protagonista assoluto di questo libro è il mare, maestoso e potente, che è ciò che accomuna le storie di tutti gli altri personaggi presentati. Lo stile usato da Baricco non è affatto semplice, infatti ci sono moltissime metafore (che tendono a stancare e anche a far perdere il filo del discorso), periodi molto lunghi e persino i capitoli, a volte, possiedono tante pagine (cosa che non mi fa impazzire di solito). Vengono utilizzati molti termini in disuso nella lingua quotidiana e questo dà dei tratti poetici al libro, tanto che sembra appunto di leggere una poesia e non un romanzo.

Io sono del parere che alcuni libri, per essere compresi al meglio, possano essere letti solo in alcuni momenti precisi della vita, tanto ti entrano dentro e ti cambiano. Questo è uno di quei libri ed è per questo che la prima volta che ho provato a leggerlo, non sono riuscita a terminarlo.

Stavolta ho portato a termine la mia “missione” e sono riuscita a leggere il libro in due giorni per quanto mi ha incuriosita. Devo ammettere che, dopo aver letto i primi capitoli, non avevo capito un granché della storia e questo mi aveva demoralizzata per paura di essermi persa qualche passaggio o di non aver letto con la giusta attenzione; però, giunta a metà del libro, sono riuscita a far quadrare tutti i conti e a collegare tra loro tutte le storie raccontate.

Se avete voglia di leggerlo, sappiate che non potete farlo con l’intenzione di rilassarvi, in quanto vi impegnerà molto, ma saprà anche catturare la vostra attenzione e vi spingerà a continuare a leggere per capirci qualcosa di più. Comunque l’ho apprezzato molto, nonostante io di solito non legga libri di questo genere, ma, sinceramente, preferisco Tre volte all’alba (che vi consiglio) perché mi ha fatto letteralmente rimanere incollata al libro e mi ha fatta emozionare sul serio.

Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.
-Ann Deverià


Voto finale: 7,5/10

Voi l’avete letto o avete intenzione di leggerlo? Fatemelo sapere nei commenti!
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2 commenti:

  1. l'ho letto anni fa, Baricco ha una scrittura meravigliosa, certo non ti puoi distrarre quando lo lessi, l'autore non è certo di quelli da due pagine a sera per prendere sonno. Storie apparentemente surreali, ma un libro ti deve catturare per essere bello. Scopri anche gli altri testi, io li ho letti tutti, solo Smith e Wesson è pesante, il testo è una piece teatrale, non scorre. Leggiti l'ultimo, La giovane sposa, ne rimarrai affascinata.
    Ciao

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    Risposte
    1. Ho sentito molto parlare del suo ultimo libro e penso proprio che lo aggiungerò alla lista dei libri da leggere. Ti ringrazio per il suggerimento :)

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