Eh, signori, un romanzo è uno specchio che uno porta lungo una strada. Ora riflette l'azzurro dei cieli, ora il fango dei pantani. E voi accuserete d'immoralità l'uomo che porta lo specchio nella sua gerla? Il suo specchio mostra il fango, e voi accusate lo specchio! Accusate piuttosto il pantano, e più ancora l'ispettore stradale che lascia stagnare l'acqua e formarsi il pantano.
- Il Rosso e il Nero, Stendhal

Film in uscita ad Ottobre

Film in uscita ad ottobre

Ciao a tutti! Oggi vorrei presentarvi alcuni dei film più attesi del mese di ottobre. Fatemi sapere nei commenti se state aspettando qualche film in particolare o se qualcuno di questi vi incuriosisce!
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Quando hai 17 anni
Genere: Drammatico
Data di uscita: 6 ottobre 2016
Trama: In un aspro villaggio tra le montagne della Francia sud-occidentale, Damien e Tom frequentano la stessa scuola. Potrebbero essere amici, ma non si sopportano. Si insultano, e quando le parole non sono abbastanza si picchiano. La madre di Damien, Marianne, è medico; il padre, pilota militare in missione. Tom è magrebino, figlio adottivo di una coppia di contadini che vive in una remota fattoria in mezzo alle montagne. Dopo molte difficoltà, la madre adottiva di Tom è nuovamente incinta, e dal momento che la sua gravidanza di presenta difficile, Marianne si offre di aiutarla accogliendo Tom in casa sua per il tempo necessario. Damien e Tom si trovano così a vivere sotto le stesso tetto...





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Caffè
Genere: Drammatico
Data di uscita: 13 ottobre 2016
Trama: In un'Italia colpita dalla crisi economica, Renzo, appassionato sommelier di caffè, lavora sottopagato in un piccolo snack-bar. Quando Gaia, la sua fidanzata, scopre di essere incinta, Renzo finisce coinvolto in una rapina in una fabbrica di caffè. Ma le cose non vanno come previsto. In Belgio, Hamed è il proprietario di un banco dei pegni. E' originario dell'Iraq e si è trasferito in Europa per garantire un futuro migliore alla proprio famiglia. A causa di una violenta manifestazione, il suo negozio viene derubato di una preziosa caffettiera. Contro la sua docile natura, Hamed decide di compiere la sua personale vendetta su chi ha commesso il furto, al punto di mettere a repentaglio la sua vita. Dall'altra parte del pianeta, in Cina, Fei è un giovane manager di successo. Sta per sposarsi con la figlia del suo capo, proprietario di una grande industria chimica. La sua vita sembra perfetta fino a quando non gli viene chiesto di occuparsi di un guasto in una fabbrica a Yunnan, centro della produzione di caffè in Cina. Tre storie, una parabola vertiginosa che intreccia tre destini in tre diverse parti del mondo. Un viaggio mozzafiato fra la confusione e le violente passioni di questa nostra epoca incerta.
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Bad Moms – Mamme molto cattive
Genere: Commedia
Data di uscita: 13 ottobre 2016
Trama: Amy Mitchell ha una vita apparentemente perfetta: un matrimonio fantastico, dei bambini adorabili, una bella casa e una carriera. Tuttavia lavora troppo, è super impegnata, è esausta a tal punto che sta per perdere la testa. Stufa, unisce le forze con altre due mamme super stressate, Kiki e Carla, in una missione per liberarsi dalle responsabilità convenzionali - darsi alla pazza gioia, abbandonarsi a una tardiva libertà atipica per una mamma, divertimento e autoindulgenza - ed entrare in rotta di collisione con la regina dell'Associazione Insegnanti-Genitori, Gwendolyn, e la sua cricca di mamme perfette, Vicky e Stacy.




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Piuma
Genere: Drammatico, Commedia, Sentimentale
Data di uscita: 20 ottobre 2016
Trama: E' la storia di Ferro e Cate, due ragazzi come tanti, ai giorni nostri. Una gravidanza inattesa e il mondo che inizia ad andare contromano: la famiglia (quella accogliente e "normale" del ribelle Ferro, quella sgangherata e fuori dagli schemi della più assennata Cate), la scuola (i fatidici esami di maturità), gli amici (che sì, li capiscono, ma devono partire per il viaggio organizzato dopo gli esami), il lavoro (che non c'è). Tra tentennamenti e salti nel buio, prese di responsabilità e bagni di incoscienza, i due protagonisti attraverseranno i nove mesi più emozionanti e complicati della loro vita, cercando di non perdere la loro purezza e quello sguardo poetico che li rende così speciali.




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Mike & Dave: Un matrimonio da sballo
Genere: Commedia
Data di uscita: 12 ottobre 2016
Trama: Il film racconta la disavventura di due fratelli che, per trovare due ragazze che li accompagnino ad un ricevimento di nozze, mettono un annuncio su Craiglist. A rispondere saranno due pazze scriteriate, che faranno scoppiare il caos.










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Go with me
Genere: Drammatico, Thriller
Data di uscita: 13 ottobre 2016
Trama: Lillian, una giovane donna da poco tornata a vivere nella sua città natale, una comunità di taglialegna ai limiti della foresta, è vittima delle persecuzioni di Blackway, un ex poliziotto diventato un potente criminale, libero di spadroneggiare impunemente in questo luogo ai confini della civiltà. Dopo essere stata abbandonata dagli abitanti, in particolare dallo sceriffo (che le consiglia di lasciare la città), Lillian decide invece di combattere il pericoloso stalker, grazie all'aiuto di un ex taglialegna e del suo giovane assistente, gli unici due uomini tanto coraggiosi (e folli) da mettersi contro Blackway.





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Inferno
Genere: Thriller, Azione
Data di uscita: 13 ottobre 2016
Trama: Le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Robert Langdon si risveglia in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo e sembrano voler portare a termine il lavoro. Si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e svelare ancora una volta i misteri che si annidano intorno all'opera immortale di Dante, le cui immagini criptiche sembrano non voler abbandonare la mente dello studioso. Il Consortium, un'organizzazione segreta, sarà il nuovo nemico da sconfiggere. Un ritmo ricco di tensione in una battaglia tra il bene e il male che sembrano avere confini molto sottili.




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Trolls
Genere: Animazione, Avventura, Fantasy, Family
Data di uscita: 27 ottobre 2016
Trama: Dai creatori di Shrek, arriva TROLLS, una nuova commedia musicale che porta sul grande schermo le amate creature dai coloratissimi capelli. Partendo per un'epica avventura che la porterà oltre il mondo da lei conosciuto, Poppy unirà le forze con Branch, in una rischiosa missione per salvare i suoi amici dalle grinfie del sinistro Bergen e del loro capo, il re Gristle.








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Pets – Vita da animali
Genere: Animazione, Commedia, Family
Data di uscita: 6 ottobre 2016
Trama: e vive a New York con Katie, la vivace padroncina che lo ha 'adottato' e strappato alla strada. Espansivo e fedele, passa la giornata ad aspettarla perché come ogni altro essere umano Katie ogni mattina infila la porta e se ne va. A fare cosa è domanda su cui si interrogano Max e i suoi amici di condominio: gatti, cani, criceti, pappagalli, canarini, rapaci. Una sera Katie rientra accompagnata da Duke, un enorme cane peloso a cui ha deciso di dare affetto e asilo. Ma Max non sembra pensarla allo stesso modo. La rivalità per vincere il cuore di Katie li conduce letteralmente in un vicolo cieco, braccati da una gang di animali sciolti guidati da un coniglietto sociopatico. Ma lassù, ai piani alti del building, qualcuna lo ama e si lancia impavida (e chic) alla sua ricerca.



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Ouija – L’origine del male
Genere: Horror, Thriller
Data di uscita: 27 ottobre 2016
Trama: Non è mai stato solo un gioco. Ouija 2 L'origine del male invita il pubblico a scoprire ancora una volta la tradizione della tavola degli spiriti con una nuova e terrificante storia che fa da seguito al thriller di grande successo del 2014. Nella Los Angeles del 1965, una madre vedova e le sue due figlie introducono un nuovo trucco alle loro consuete frodi spiritiche per ravvivare l'attività di famiglia, finendo per attirare senza volerlo un autentico spirito maligno nella propria casa. Quando la figlia più giovane viene posseduta dall'implacabile entità, questa piccola famiglia dovrà fare i conti con paure inimmaginabili per poterla salvare e rispedire il suo possessore nell'aldilà.




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Doctor Strange
Genere: Avventura, Azione, Fantasy
Data di uscita: 26 ottobre 2016
Trama: Doctor Strange racconta la storia del neurochirurgo di fama mondiale Stephen Strange, la cui vita cambia per sempre dopo che un terribile incidente automobilistico lo priva dell’uso delle mani. Quando la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange è costretto cercare una cura in un luogo inaspettato: una misteriosa enclave nota come Kamar-Taj. Scoprirà presto che non si tratta soltanto di un luogo di guarigione ma della prima linea di una battaglia contro invisibili forze oscure decise a distruggere la nostra realtà. Presto, Strange imparerà a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone vivente.


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Top 5 of my favourite books

Top 5 of my favourite books

Ciao a tutti! Scusatemi se ho postato pochissimo in questi giorni, ma la scuola mi sta tenendo occupata e quest’anno devo impegnarmi perché dovrò affrontare gli esami di Stato. (AIUTO!)
Comunque, oggi voglio presentarvi la Top 5 dei miei libri preferiti. E’ stato molto difficile scegliere quali libri mettere in lista e quali no, ma alla fine ce l’ho fatta. I libri sono messi in ordine casuale, non di preferenza perché sarebbe stato ancora più complicato scegliere il mio preferito in assoluto. Quindi bando alle ciance!

#1 Qualcuno con cui correre, David Grossman

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Assaf è un sedicenne timido e impacciato; inseguendo un cane per le strade di Gerusalemme viene condotto in luoghi impensati, di fronte a inquietanti personaggi. Fino a incontrare Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per salvare il fratello tossicodipendente. Il mistero e il fascino di Tamar catturano Assaf, che decide di andare fino in fondo, di “correre” con lei…

Qualcuno con cui correre è un romanzo di forza dickensiana, un libro capace di penetrare come nessun altro nel mistero dell’adolescenza, superando chiusure e difficoltà per mostrarci la generosità e la grandezza di cui i giovani sono capaci.

Ho amato questo libro. Mi ha fatta commuovere e mi ha tenuta incollata alle pagine fino all’ultima parola facendomi sempre trattenere il respiro.

Prima di acquistarlo, avevo letto anche Che tu sia per me il coltello dello stesso autore, ma non mi aveva fatto impazzire e, per questo, ero indecisa se leggere o meno quest’altro suo libro. Alla fine ho deciso di dare una seconda possibilità a Grossman e non me ne sono affatto pentita.

#2 Cime tempestose, Emily Brontë

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Per Heathcliff e Catherine la gioia più grande è fuggire nella brughiera e restarci tutto il giorno. Sono spiriti liberi, selvaggi, ribelli. A loro non importa delle convenzioni sociali, di cosa pensano gli altri nel vedere insieme lui, semplice stalliere, e lei, ragazza di buona famiglia. Si piacciono, si amano. Almeno fino a quando non entra in scena Edgar: bello, ricco e raffinato. E’ così che il cuore di Catherine si spacca: da un lato la passione divorante per Heathcliff, sua anima gemella; dall’altro l’attrazione per Edgar e le lusinghe di una vita aristocratica. Una storia senza tempo, il racconto di un amore tormentato e di un legame fortissimo, indistruttibile, così potente da sconfiggere la morte.

Il mio amore per i libri classici, in particolar modo quelli della letteratura inglese dei primi anni dell’800, è nato grazie a questo capolavoro.

Mia madre l’aveva comprato un paio di anni fa e l’aveva apprezzato anche lei; io, invece, l’avevo abbandonato dopo aver letto solo il primo capitolo, ma qualche mese fa ho deciso di provare a leggerlo sul serio e ne sono rimasta incantata.

Ho trovato la storia molto moderna e la narrazione abbastanza semplice e incalzante; più leggevo, più avevo voglia di arrivare alla fine del libro, ma una volta letta l’ultima pagina, ho sentito il cuore stringersi per il dispiacere di aver finito la lettura.

#3 Marina, Carlos Ruiz Zafón

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Barcellona, fine degli anni Settanta. Oscar Drai è un giovane studente che trascorre i faticosi anni della sua adolescenza in un cupo collegio. Di tanto in tanto ama allontanarsi dalle soffocanti mura del convitto per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All’interno, su un tavolo, un antico grammofono suona un’ammaliante canzone; accanto, un vecchio orologio da taschino dal quadrante scheggiato. Oscar, senza sapersi spiegare il perché, sottrae l’oggetto e scappa. Qualche giorno dopo torna per restituire il maltolto e incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore German. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più gotica e sempre più amata, che lo spingeranno verso l’irrevocabile fine della sua adolescenza.

Anche questa volta ho letto questo libro grazie a mia madre che l’aveva acquistato un paio di anni fa. L’ho letto qualche mese fa non perché fossi davvero interessata, anche perché non avevo mai letto niente di questo autore prima, ma per noia perché erano terminati i libri della mia libreria da poter leggere.

Questo libro mi ha subito coinvolta, tanto che l’ho letto in pochissimi giorni, visto che è scritto in modo abbastanza semplice e scorrevole. Inoltre vengono mischiati elementi alquanto fantastici con elementi reali e ciò rende il tutto molto accattivante.

#4 Bianca come il latte rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia

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Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, ma il nuovo supplente di storia e filosofia è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire, e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Ho letto due volte questo libro (cosa abbastanza strana perché non mi piace leggere due volte lo stesso libro) ed entrambe le volte mi sono emozionata talmente tanto da piangere (ormai l’avete capito che sono una romanticona).

Ho adorato la figura del Sognatore tanto da iniziare a desiderare di poter avere un insegnante come lui, anche se adesso è difficilissimo trovare qualcuno così.

Non mi è piaciuto tanto il film, invece. So che il film non è mai bello quanto il libro, ma questa volta, secondo me, non viene resa abbastanza giustizia a questo romanzo meraviglioso.

#5 L’ultima riga delle favole, Massimo Gramellini

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Tomàs è una persona come tante. E, come tante, crede poco in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell’amore: prima dentro di sé e poi con gli altri.

Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall’infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l’anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.

Ho cercato questo libro per tantissimo tempo ma era praticamente introvabile; l’ho trovato poi per caso tra i libri venduti all’Ipercoop della mia città e l’ho acquistato subito.

L’ho davvero adorato tanto da riuscire a leggerlo in appena tre giorni. Ho apprezzato anche in questo caso il mix di elementi fantastici e di elementi reali che fanno apparire il romanzo come una favola (proprio come viene detto nella descrizione del libro).

Inoltre, ho sottolineato praticamente quasi tutte le frasi del libro perché le trovavo “poetiche” e profonde o perché mi rispecchiavano moltissimo.

Qual è invece la Top 5 dei cinque libri da voi più apprezzati? Scrivetemela nei commenti e fatemi sapere se conoscete qualcuno dei libri che vi ho presentato.
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Segnalazione: Adam, Giovanna Roma

Segnalazione: Adam, Giovanna Roma

Ciao a tutti! Oggi vorrei segnalarvi l’uscita di un romanzo davvero molto interessante di cui avevo già sentito molto parlare.

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 Titolo: Adam

 Serie: Deceptive Hunters #1

 Autore: Giovanna Roma / Self-publishing

 Genere: Dark romance

 Data di pubblicazione: 18 agosto 2016

 ISBN: 9786050438246

 Prezzo: € 2,99

 Pagine: 192

 Dove acquistarlo: Amazon / iTunes / Kobo / Google Play / Bookrepublic / Rizzoli

Sinossi: Ho sempre saputo come sarebbe stata la mia vita.

La mia storia è stata scritta da qualcun altro e non è certo una trama felice.

 

Solo. Letale. Killer.

Circondata dalla feccia della società. Dipendente. Vuota.

 

Niente legami. Fuori dal lavoro non esiste una vita vera per me.

Soltanto il baratro.

 

Tutti si proclamano innocenti, finché il mio proiettile non decide per loro.

Io vedo cosa nascondono dietro la maschera. Li scopro animali.

 

Poi qualcuno si mette in mezzo e complica le cose.

Qualcuno mi ha urlato in faccia e sono stata costretta ad affrontare i mostri nella mia testa.

 

Inizia la caccia.

Inizio la fuga.

 

Ora un bivio cambierà per sempre ciò che sono.

Ora tutto sarà diverso. Finalmente sarò solo io e nessun'altra.

Booktrailer

Potete trovare l’autrice su: Pinterest / Blog / Goodreads / Twitter / Facebook / Gruppo di Facebook / Google + / YouTube

Vi saluto!

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Il cuore di un padre, Enrico Buongiovanni - recensione

Il cuore di un padre, Enrico Buongiovanni – recensione

41fjJCDW3OL._SX334_BO1,204,203,200_ Il libro di cui vi parlo oggi è un romanzo scritto da un autore emergente e ringrazio lo staff di Recensioni per esordienti, che potete contattare qui e qui, per avermi inviato il pdf di questo libro.

Riccardo è un giovane ragazzo che, per la maggior parte della sua vita, si ritrova a vivere senza una figura paterna al suo fianco. Questa mancanza lo porta ad odiare suo padre e a non perdonarlo nel momento in cui quest’ultimo, pentito per il suo pessimo atteggiamento, decide di tornare a casa per prendersi cura della sua famiglia. Alla fine, però, comprende quanto suo padre sia pentito e quanto egli tenga a lui e decide quindi di perdonarlo.

Prima di leggere questo libro, ho dato un’occhiata a delle recensioni trovate sul web e la maggior parte di queste erano positive; purtroppo mi tocca ammettere che non sono d’accordo con quelle recensioni.

Innanzitutto, ho trovato la narrazione molto lenta; infatti, viene descritto ogni avvenimento, ogni particolare di ogni momento della giornata vissuta da Riccardo, il protagonista, nel minimo dettaglio rendendo il tutto a volte monotono.

Ci sono anche moltissime digressioni, cioè molto spesso l’autore parla di avvenimenti che riguardano altri o che riguardano il passato del protagonista impiegando molte pagine e discostandosi di molto dalla storia principale, tanto che a volte non riuscivo più a ricordare di cosa si stesse parlando prima.

In alcune di queste digressioni sono presenti delle “morali”, se così possono essere chiamate, che però si trovano anche nel resto del libro. Sono morali che trattano vari argomenti, tra cui l’eccessiva importanza attribuita ai giorni nostri al successo, alle persone famose, idolatrate e viste come modelli di vita, ai telefonini, alla tv, ecc… Molte di queste le ho apprezzate e anche condivise, ma dopo un po’ ho trovato fastidiosa la presenza eccessiva di queste riflessioni.

Ho apprezzato comunque la storia in generale e il fatto che nel libro si parlasse anche di amicizia, oltre che del rapporto tra un figlio, suo padre e le mancanze dovute all’assenza di quest’ultimo.

Tuttavia, non sono riuscita a immedesimarmi per niente nella storia. Sentivo il protagonista molto distante da me e non perché non ho vissuto la sua stessa esperienza, ma era come se ci fosse un muro tra me e lui che non mi permettesse di entrare al cento per cento in contatto con lui.

Detto ciò, non mi sento di consigliarvi col cuore questo libro. Se siete curiosi o comunque vi attrae lo stesso, leggetelo e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.

Alcune guerre vengono combattute per potere, per soldi; altre ancora per fini religiosi, per la dominazione di un modello statale su un altro, ma la democrazia è greca, la scrittura è latina, i numeri arabi, molte delle auto che vedo sono giapponesi, il caffè che beviamo ogni giorno è brasiliano, gli orologi più in voga sono svizzeri, la pizza è italiana e le nostre vacanze sempre più spesso sono tunisine, marocchine o turche, mentre la religione italiana è di origine ebraiche; in base a tutti questi punti trovo la guerra una cosa senza il minimo senso.

Voto finale: 5,5

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Room, recensione

 Room, recensione

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 Titolo: Room

 Durata: 118 minuti

 Genere: Drammatico/Thriller

 Regista: Lenny Abrahamson

 Personaggi: Joy (Brie Larson), Jack (Jacob Tremblay), Old Nick (Sean Bridgers)

 Data di uscita: 16 ottobre 2015

 Jack è un bambino che vive con sua madre Joy in “stanza”, un capanno in cui anni prima Joy è stata rinchiusa da un certo Old Nick che si è approfittato di lei. Jack non conosce il mondo fuori stanza e non sa nemmeno della sua esistenza. Joy cerca in tutti i modi di liberare almeno Jack e, grazie ad uno stratagemma, riesce a dargli la libertà.

La polizia prende poi in custodia il bambino e cerca di rintracciare Joy, riuscendo a trovarla e a liberarla finalmente dopo sette anni di prigionia.

Joy torna a casa dei suoi genitori, che nel frattempo si sono separati, insieme a Jack e cerca di far ambientare il bambino a questo “nuovo mondo”. Nel frattempo sono tartassati dai vicini, dai giornalisti, dai curiosi e dai problemi emotivi e di salute di Joy.

Penso di poter descrivere questo film utilizzando una sola parola: WOW. Alla fine del film, infatti, è stata l’unica parola che sono riuscita a pronunciare.

Il film è molto lento e questo rende il tutto più angosciante e fa sembrare allo spettatore di essere parte integrante della storia. Soprattutto la prima parte, quella in cui viene mostrato come Jack e Joy vivono in stanza, nonostante duri a malapena 50 minuti, sembra interminabile e fa provare allo spettatore le stesse emozioni provate dai due protagonisti.

La seconda parte può sembrare , invece, molto monotona, ma a parer mio non ci sarebbe potuto essere modo migliore per esporre il graduale e lento cambiamento che le vite di Joy e Jack subiscono e come essi si adattino a questa realtà totalmente diversa da quella vissuta da loro negli ultimi anni.

La scena in cui Jack, che si trova sul furgoncino di Old Nick poco prima di tentare di fuggire, guarda il cielo per la prima volta fuori dalla stanza è molto toccante. Per Jack, infatti, c’è una rinascita e il suo sguardo è profondo, perso in quel blu che lo fa sentire libero, ma anche solo e disperso in un mondo a lui sconosciuto e di cui, fino a poco prima, non sapeva nemmeno l’esistenza.

Il film, comunque, espone al meglio quanto possa essere grande l’amore tra una madre e un figlio e cosa una madre sia disposta a fare per rendere la vita dei propri figli migliore, anche a discapito della propria felicità; infatti, Joy antepone la libertà e la felicità di Jack alla sua, anche a costo di non vederlo più e di perderlo per sempre.

Come ho già detto il film è toccante, ma anche allo stesso tempo angosciante. Mi ha fatta emozionare moltissimo e mi ha tenuta incollata allo schermo fino all’ultimo momento, facendomi saltare dalla sedia ogni volta che c’era un colpo di scena. Non posso fare altro che consigliarvelo vivamente.

Inoltre, questo film è tratto da un libro omonimo della scrittrice Emma Donoghue di cui ho letto numerose recensioni positive. Spero di poterlo leggere il prima possibile.

Voto finale: 8,5/10

Voi l’avete visto o avete letto il libro? Fatemelo sapere nei commenti!
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Teaser Tuesday #2

Teaser Tuesday #2

Salve a tutti! Ogni torna la rubrica del martedì in cui vi posto uno stralcio del libro che sto attualmente leggendo per incuriosirvi e, magari, spingervi a leggerlo.

Attualmente sto leggendo Il cuore di un padre di Enrico Buongiovanni e in questi giorni dovrei anche pubblicare la recensione. Ringrazio lo staff di Recensioni per esordienti per avermi gentilmente inviato il pdf di questo libro.

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Camminando per strada, arrivano sempre più veloci al mio orecchio, riguardanti la mia generazione, additata continuamente come quella senza uno scopo, senza un perché, capace solo e solamente di lamentarsi della propria condizione, non curandosi invece dell’enorme varietà di persone che sta ancora peggio, in merito a questioni molto più gravi e significative, ma da troppi anni il credo più diffuso è quello dell’omertà, guardando a se stessi sempre ed in qualunque occasione… Andare avanti guardando al proprio, senza curarsi di niente e di nessuno.

In merito però a questa opinione malsana e fin troppo diffusa, sono sempre state presenti due diversi tipi di categorie, coloro che malgrado tutti i problemi, imprevisti e difficoltà, non si piangono addosso, anzi si rimettono in carreggiata cercando di fare quanto gli è possibile col fine di riuscire a cambiare la loro situazione, magari cercando un posto di lavoro, o per lo meno una qual si voglia collocazione. Come in ogni occasione, purtroppo, le mele marce sono sempre presenti e per ogni persona di volontà e di impegno, ce n’è una che non si adopra, non mette a frutto le proprie capacità, come allergici alla fatica e al sacrificio, vivono sulle spalle dei familiari, non cercando minimamente soluzioni alternative.

Che ne pensate? Questo libro vi incuriosisce? Fatemelo sapere con un commento!

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Orgoglio e pregiudizio, Jane Austen - recensione

Orgoglio e pregiudizio, Jane Austen – recensione

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Ciao a tutti! Oggi posto finalmente la recensione di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Ho acquistato questo libro due mesi fa perché, dopo aver visto per ben due volte il film tratto da questo libro e dopo aver letto Cime tempestose di Emily Brontë, sono rimasta affascinata dalla società, dalla cultura e dalla concezione della donna e dell’amore in Inghilterra tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800. Spero anche di poter leggere tutti gli altri libri della Austen e delle altre sorelle Brontë.

Devo ammettere che il film non mi ha particolarmente attratta, ma ho preferito di gran lunga il libro perché, si sa, nei film vengono esclusi moltissimi particolari che, invece, sono presenti nei libri e servono a rendere la storia molto più intrigante e interessante.

So che a qualcuno potrebbe “spaventare” l’idea di leggere un classico, ma posso assicurarvi che così non è perché questo libro, nonostante abbia numerose descrizioni, a volte anche parecchio lunghe e un po’ dispersive, attira l’attenzione e tiene incollato il lettore al libro fino all’ultimo minuto per cercare di capire come vanno a finire le cose.

Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al prino pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e – una vera eresia per i suoi tempi – sposare l’uomo che ama. Quando incontra l’altezzoso Mr Darcy, ospite dei nuovi vicini di casa, non immagina certo che i suoi modi sprezzanti possano affascinarla. Eppure qualcosa le dice che quel giovane sia molto diverso da come si sforza di apparire. Tra malintesi, pettegolezzi, reciproche incomprensioni, sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.

Il titolo si riferisce chiaramente ai due personaggi principali: il pregiudizio a Elizabeth, che inizialmente giudica negativamente il signor Darcy, pur non conoscendolo, a causa dei suoi atteggiamenti e dei giudizi altrettanto negativi che la sua famiglia e gli altri abitanti del paese hanno nei suoi confronti; a Darcy l’orgoglio, in quanto all’inizio egli non ha intenzione di entrare in contatto con chi non conosce in quanto tiene troppo alla sua condizione sociale ed economica.

Tra i due, comunque, nasce l’amore, ma non quello di cui si parla nei libri e film attuali in cui viene molto spesso reso esageratamente romantico e dolce, ma un amore d’altri tempi, in cui ancora si arrossisce ai complimenti, si dà importanza alle parole, ai sentimenti e non alla fisicità.

E’, però, allo stesso tempo moderno, perché nonostante molte delle ragazze presentate decidano di sposarsi con gente ricca esclusivamente per motivi economici, altri, come gli stessi Darcy ed Elizabeth, si sposano in quanto condividono un sentimento forte, che va oltre le loro differenze di ceto e i giudizi degli altri (specialmente dei parenti di Darcy).

Mi è piaciuta anche poter leggere le descrizioni dei pensieri dei personaggi e delle emozioni e dubbi provati da questi perché questi mi hanno resa molto più partecipe della storia, quasi come se i personaggi si stessero confidando direttamente con me.

Una delle cose che meno ho apprezzato è stata la presenza di numerosi discorsi indiretti che si alternavano a quelli diretti e che, a parer mio, rendevano la storia meno scorrevole e più pesante.

Comunque vi consiglio vivamente di leggere questo libro, anche se non siete soliti leggere classici. Spero possa piacervi tanto quanto è piaciuto a me.
Ben presto l’umore di Elizabeth tornò allegro come prima e volle che il signor Darcy le spiegasse come aveva fatto a innamorarsi di lei. “Come avete cominciato?” gli chiese. “Posso capire che abbiate potuto andare avanti senza problemi, una volta iniziato, ma che cosa vi ha spinto all’inizio?”
“Non saprei dire con esattezza l’ora, né il luogo, né lo sguardo, né le parole che hanno gettato le basi, è stato troppo tempo fa. Mi ci sono ritrovato in mezzo prima di sapere che avevo cominciato.”

Voto finale: 8,5/10
Fatemi sapere nei commenti se l’avete letto o se avete intenzione di leggerlo e cosa ne pensate!
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Liebster Award 2016

Liebster Award 2016

LIEBSTER
Ricevere questa nomina mi ha molto lusingata perché permette ai piccoli blog di poter essere conosciuti. Direi di iniziare subito!

1. RINGRAZIA CHI TI HA NOMINATA
Ringrazio di cuore http://illibrosullafinestra.blogspot.it/ per avermi nominata.

2. SCRIVI QUALCOSA RIGUARDO UN BLOG CHE SEGUI
Un blog che mi piace tanto è http://lodoredeilibri7.blogspot.it/. Mi piacciono molto il modo in cui vengono scritti i post e come viene organizzato tutto il blog.


3. RISPONDI ALLE DOMANDE DEL BLOG CHE TI HA NOMINATA
11 COSE SU DI ME:
1) Preferisco di gran lunga i libri cartacei agli ebook.
2) Non riesco a vedere i film in lingua originale con i sottotitoli perché odio dover perdere tempo leggendo cosa stanno dicendo invece di guardare la scena.
3) Non mi piace leggere i libri che mi prestano altre persone perché mi si spezza il cuore quando devo restituirli.
4) Potrei vivere bevendo solo thè.
5) Ho una fissa per i gatti, anche se i miei non vogliono prendermene uno.
6) Sono terrorizzata dagli insetti, dai ragni e dal buio.
7) Vorrei poter visitare tutto il mondo.
8) Indosso soprattutto cose nere.
9) Guardo tantissime serie tv e riesco anche a vedere dieci episodi al giorno.
10) AMO la pizza, specialmente quella col salame piccante.
11) Quando sono triste, dormo con il mio adorato peluche di Stitch ahahahah.

4. SCRIVI 11 COSE SU DI TE
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5. LE 11 DOMANDE CHE VI PONGO
1) Qual è il tuo film preferito?
2) Quali attori preferisci e quali non sopporti proprio?
3) Quali libri consiglieresti?
4) Quando hai aperto il tuo blog?
5) Lavori o studi?
6) Di solito sottolinei le frasi che ti piacciono nei libri?
7) In che momento della giornata preferisci leggere?
8) Hai mai prestato un libro a qualcuno e non l’hai più riavuto indietro?
9) Compri i dvd dei film che ti piacciono?
10) Quanti libri hai letto in tutta la tua vita fino ad ora?
11) Compri libri usati?

6. NOMINA 11 BLOG CON MENO DI 200 ISCRITTI
1. http://everybookhasitsstory.blogspot.it/
2. http://scaffalidariscrivere.blogspot.it/
3. http://ilgiardinosegretodigretel.blogspot.it/
4. http://laletteraturadieva.blogspot.it/
5. http://icummari.blogspot.it/
6. http://amicheperilibri.blogspot.it/
7. http://laspacciatricedilibri.blogspot.it/
8. http://bibliotecadietrolangolo.blogspot.it/
9. http://addictedloversthousandlives.blogspot.it/
10. http://raggywords.blogspot.it/
11. http://suitcasedilibri.blogspot.it/

Buon divertimento!
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Io prima di te, recensione

Io prima di te, recensione

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Ciao a tutti! Oggi posto finalmente la recensione di Io prima di te, uscito nelle sale italiane il 1 settembre di quest’anno e tratto dall’omonimo libro di Jojo Moyes (che peraltro spero di leggere al più presto).

Il film parla di Louisa (Lou) Clark, una ragazza costretta a lavorare per aiutare la propria famiglia economicamente, visto che suo padre ha perso il lavoro. Dopo essere stata licenziata, riesce a trovare il posto come assistente di Will Traynor, un ragazzo che, a causa di un incidente, è costretto a stare sulla sedia a rotelle. La relazione che inizialmente si instaura tra i due è conflittuale, in quanto Will, che non accetta la sua condizione, non vuole essere aiutato da Lou, che trova anche stramba e troppo chiacchierona e invadente.

Col passare del tempo, però, i due si avvicinano molto; Lou fa di tutto per trovare dei modi per convincere Will a non scoraggiarsi per la sua malattia e a trovare nuovi motivi per continuare a vivere e alla fine, come potete ben vedere dal trailer, si innamorano. (Non voglio dirvi di più per non spoilerarvi il resto della storia in caso non aveste letto il libro o non aveste ancora visto il film).

Prima di vedere il film ho guardato e riguardato migliaia di volte i numerosi trailer e, mi tocca ammetterlo, mi hanno fatta commuovere; quindi mi aspettavo di piangere anche vedendo il film, cosa che puntualmente è successa (perdonatemi, ma sono una romanticona e la maggior parte delle volte che guardo film d’amore, mi trasformo praticamente in una fontana).

Il film è divertente e spiritoso e il personaggio di Lou è esilarante e adoro il modo in cui Emilia Clarke lo ha interpretato. A mio parere, è stata perfetta, sia per quanto riguarda l’interpretazione sia per la mimica facciale, azzeccatissima e buffissima; questo ruolo, inoltre, mi ha permesso di scoprire una nuova Emilia, completamente diversa da quella mostrata in Game of Thrones (anche se l’adoro anche quando interpreta Daenerys Targaryen). Inoltre, ho letto molti giudizi positivi riguardo quest’attrice da parte di chi ha anche letto il libro: infatti, dicevano che era tale e quale alla protagonista del libro e che non ci sarebbe potuta essere un’interpretazione migliore.

Sono molto contenta anche dell’interpretazione di Sam Claflin; oltre a essere un bell’uomo (anche se lo preferisco senza barba e capelli lunghi), è anche un grande attore e l’avevo già amato in Hunger Games, ma soprattutto in Scrivimi ancora.

Oltre far ridere e piangere, il film trasmette numerosi messaggi che invitano a vivere la vita al cento percento (anche se a volte risultano abbastanza scontati) e volti soprattutto da Will. Egli li rivolge in particolar modo a Lou, perché pensa di essere un ostacolo per lei e di non permetterle di vivere la vita come meglio dovrebbe proprio perché deve accudirlo.

Mi aspettavo, però, frasi  o discorsi strappalacrime ed esageratamente sdolcinati, ma così non è stato e questo è un ulteriore punto a favore del film in quanto non riesco a reggere storie di quel genere (esempi lampanti sono i libri di Moccia o di Sparks).

Voto finale: 8,5/10

Scrivetemi nei commenti cosa ne pensate!
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A modo mio, Viola Raffei - recensione

A modo mio, Viola Raffei – recensione

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Buona sera lettori! Oggi posto finalmente la recensione di A modo mio di Viola Raffei, il cui ebook mi è stato gentilmente inviato dalla scrittrice stessa. Potete acquistarlo qui e contattare l’autrice qui e qui.

Julie è una bellissima ragazza di 25 anni che sta per laurearsi in agraria, quando incontra Leonardo, uno splendido e affascinante giovane che le sconvolge letteralmente la vita e soprattutto i sensi: sa fare l’amore come nessuno prima di lui! Le cose, però, non vanno come lei sperava e la comparsa di un nuovo ragazzo, Gabriele, mescolerà le carte rendendo tutto assai complicato e difficile.Si ritroverà in mezzo a due fuochi senza sapere che direzione prendere. Riuscirà l’amore a indicarle la strada giusta? Tra amori, lacrime, baci, sesso, Julie capirà con chi vorrà vivere il resto della sua vita.

A modo mio
è un erotico rosa e si consiglia la lettura a un pubblico esclusivamente adulto.

Ho apprezzato molto questo libro e sono riuscita a leggerlo in pochissimi giorni. La storia era abbastanza coinvolgente, anche se non era molto originale. Si parla, infatti, di Julie, una ragazza che prova attrazione per due ragazzi completamente diversi tra loro, il diavolo (Leonardo) e l’acqua santa (Gabriele) e nonostante sia una situazione già vista e rivista in altri libri o film, attira lo stesso l’attenzione del pubblico perché, ammettetelo, a chi non è mai successo di essere in confusione totale in quanto attratti da due persone diverse?

I vari eventi narrati, poi, portano il lettore a tifare una volta per Leonardo e una volta per Gabriele, anche se devo ammettere che fin dall’inizio ho preferito di gran lunga Leonardo che, peraltro, mi ricordava molto Christian Grey, e mi aspettavo che il libro avrebbe avuto un lieto fine proprio come nella saga di Cinquanta sfumature.

Un altro elemento che ho trovato comune sia a Leonardo che a Mr Grey è stato il rapporto tra loro e le loro madri; infatti, entrambi hanno avuto un brutto rapporto durante l’infanzia con le loro madri e questa cosa ha influenzato le loro relazioni con le donne durante l’età adulta.

Ho gradito, inoltre, il fatto che le scene più hot non fossero esageratamente spinte e volgari quanto quelle narrate in Cinquanta sfumature, anche se a volte tendevano ad essere un po’ troppo ripetitive e monotone.

In questo libro, però, non si parla solo di amore e sesso, ma anche di amicizia; infatti, Julie è affiancata da Nicoletta, la sua migliore amica che conosce da molti anni e che è sempre pronta a supportarla, a consolarla e a renderla felice, anche nel momento in cui Nicoletta è costretta a trasferirsi da Roma a Milano per lavoro. Julie e la sua amica, però, sono totalmente l’opposto: Julie, infatti, crede nel principe azzurro e i suoi desideri più grandi sono quelli di sposarsi e avere dei figli; Nicoletta, invece, ama divertirsi, è più libertina e non crede possa esistere l’uomo perfetto.

Detto ciò, vorrei consigliarvi questo libro solo se amate questo genere di storie e se volete leggere qualcosa di poco impegnativo, ma allo stesso tempo accattivante.
Stavano tutti seduti attorno al tavolo a sorseggiare il the, i nonni erano completamente rapiti da quello che aveva da dire il loro adorato nipote e in altre circostanze lo sarebbe stata anche lei, ma non oggi. Purtroppo quella frase detta così a bruciapelo “non vorrei illuderli” le riecheggiava in testa come una strana cantilena, forse era davvero il caso di non illudersi, una serie di atroci dubbi si stavano impossessando di Julie. Che stesse combattendo una battaglia contro i mulini a vento come Don Chisciotte? Lui non avrebbe mai capitolato, non era capace di amare nessuno se non se stesso, tutta la rabbia che gli aveva visto negli occhi mentre parlava della madre era convinta che fosse per tutte le donne in generale, a quel punto potrva spiegarsi tutti i suoi comportamenti e il suo modo di sfruttare il gentil sesso. Fu in quel preciso istante che tutto le fu estremamente chiaro: voleva molto di più per se stessa, avere la sola speranza che sarebbe potuto funzionare fra loro non era più sufficiente.

Voto finale: 7/10

Cosa ne pensate? L’avete già letto o lo leggerete? Fatemelo sapere nei commenti!
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Teaser Tuesday #1

Teaser Tuesday #1


Ciao a tutti! Oggi inizio una nuova rubrica che avevo già scoperto spulciando su altri blog. Ogni martedì posterò la copertina del libro che sto leggendo insieme ad un breve stralcio preso da una pagina a caso, cercando di non farvi spoiler. In questo modo potrei magari incuriosirvi e convincervi a leggere il libro da me proposto.
Attualmente sto leggendo A modo mio di Viola Raffei, che l’autrice stessa mi ha gentilmente inviato e di cui a breve pubblicherò la recensione. Se volete, potete acquistare l’ebook qui

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Era talmente felice che non stava nella pelle, mandò un messaggino sia a Gabriele che a Nicoletta per informarli della novità e poi decise di andare a fare una bella passeggiata a piazza di Spagna, amava mettersi a sedere sulla scalinata e guardare le persone che passavano. Si stava bene quella mattina, c’era un bel sole e gli scalini erano tiepidi, ricordava il primo giorno che ci si era seduta; appena arrivata con i bagagli ancora con sé, stanca dopo il viaggio, quella volta si era messa seduta a riposare, c’erano molte persone quel giorno che salivano e scendevano la scalinata e altre persone che riempivano la piazza, in quel preciso istante si era innamorata di Roma e il guardare il tran tran degli altri l’aveva rilassata e resa parte di essa. Ci andava sempre quando aveva voglia di stare sola con se stessa, era incredibile quanto le piacesse, si scattò un selfie facendo un occhiolino, pubblicò la foto su Facebook e Instagram e scrisse: oggi sto così, con il sole in fronte mentre felice canto #laruotagiraancheperme.

Che ne pensate? Lo leggerete o l’avete già letto? Fatemelo sapere nei commenti!
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Oceano mare, Alessandro Baricco - recensione

Oceano mare, Alessandro Baricco – recensione

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Salve a tutti! Quest’oggi vi parlo di Oceano mare di Alessandro Baricco. Avevo iniziato questo libro un paio di anni fa, ma l’ho abbandonato dopo averne letto poche pagine perché l’avevo trovato abbastanza “pesante”, se così si può dire. Ora capirete perché…


"Oceano mare" racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono.


Ho voluto leggere questo libro perché avevo già letto Tre volte all’alba dello stesso autore e avevo letteralmente amato le storie e il modo in cui Baricco le aveva esposte e, quindi, avevo alte aspettative per quest’altro suo libro, anche perché sul web avevo letto tantissime sue citazioni e mi avevano incuriosita molto.

Come potete ben capire dalla trama, il protagonista assoluto di questo libro è il mare, maestoso e potente, che è ciò che accomuna le storie di tutti gli altri personaggi presentati. Lo stile usato da Baricco non è affatto semplice, infatti ci sono moltissime metafore (che tendono a stancare e anche a far perdere il filo del discorso), periodi molto lunghi e persino i capitoli, a volte, possiedono tante pagine (cosa che non mi fa impazzire di solito). Vengono utilizzati molti termini in disuso nella lingua quotidiana e questo dà dei tratti poetici al libro, tanto che sembra appunto di leggere una poesia e non un romanzo.

Io sono del parere che alcuni libri, per essere compresi al meglio, possano essere letti solo in alcuni momenti precisi della vita, tanto ti entrano dentro e ti cambiano. Questo è uno di quei libri ed è per questo che la prima volta che ho provato a leggerlo, non sono riuscita a terminarlo.

Stavolta ho portato a termine la mia “missione” e sono riuscita a leggere il libro in due giorni per quanto mi ha incuriosita. Devo ammettere che, dopo aver letto i primi capitoli, non avevo capito un granché della storia e questo mi aveva demoralizzata per paura di essermi persa qualche passaggio o di non aver letto con la giusta attenzione; però, giunta a metà del libro, sono riuscita a far quadrare tutti i conti e a collegare tra loro tutte le storie raccontate.

Se avete voglia di leggerlo, sappiate che non potete farlo con l’intenzione di rilassarvi, in quanto vi impegnerà molto, ma saprà anche catturare la vostra attenzione e vi spingerà a continuare a leggere per capirci qualcosa di più. Comunque l’ho apprezzato molto, nonostante io di solito non legga libri di questo genere, ma, sinceramente, preferisco Tre volte all’alba (che vi consiglio) perché mi ha fatto letteralmente rimanere incollata al libro e mi ha fatta emozionare sul serio.

Io ti ho amato, André, e non saprei immaginare come si possa amare di più. Avevo una vita, che mi rendeva felice, e ho lasciato che andasse in pezzi pur di stare con te. Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce ad immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che lo avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. E' scoppiata tutto d'un colpo. C'erano cocci ovunque, e tagliavano come lame.
-Ann Deverià


Voto finale: 7,5/10

Voi l’avete letto o avete intenzione di leggerlo? Fatemelo sapere nei commenti!
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Suicide Squad, recensione

Suicide Squad, recensione

Suicide Squad è un film uscito il 5 agosto 2016 negli Stati Uniti e il 13 dello stesso mese in Italia, scritto e diretto da David Ayer e basato su un fumetto della DC Comics.

E’ stato il primo film tratto da fumetti della DC che io abbia mai visto, perché di solito non amo i film sui supereroi o roba simile; però stavolta è stato diverso. Sono stata attratta da questo film fin dal primo trailer, uscito l’anno scorso, e ho atteso un anno intero per poterlo vedere convinta che sarebbe stato un film fantastico.

Purtroppo mi tocca ammettere che così non è stato. Con questo non voglio dire che il film sia brutto, anzi è carino, ma ha dei particolari totalmente senza senso. Vi avverto che sono presenti spoiler in questa recensione, quindi se volete, continuate a leggere, ma a vostro rischio e pericolo.

Partiamo dal presupposto che questo film parla di super cattivi (o almeno dovrebbero esserlo) rinchiusi in una galera “speciale” che vengono ingaggiati da una signora che lavora per il governo per combattere, sotto il suo controllo, contro eventuali nuovi cattivi che potrebbero attaccare la città, in quanto Superman ormai non c’è più (questo è un riferimento al precedente film Batman v Superman: Dawn of Justice tratto sempre dai fumetti della DC). Tra questi ci sono Deadshot, Harley Quinn, Capitan Boomerang, El Diablo, Killer Croc, Slipknot e, infine, Katana (l’unica, in un certo senso, buona tra loro.) Questi, allora, si ritrovano a dover combattere contro un cattivo ancora più cattivo di loro, l’Incantatrice e suo fratello senza però sapere il perché della loro missione. Ma fermiamoci un attimo: non avevamo detto che questa squadra era composta da super cattivi? E perché questi combattono contro altri cattivi? Quindi in realtà sono dei supereroi e ciò è contraddittorio.

Ma andiamo avanti. Prima di giungere dai super super cattivi, la Suicide Squad attraversa le strade di Gotham City che sono praticamente desolate. Non c’è nessuno che scappa, nessuno che urla, nessun rumore proveniente dalle case… Una città fantasma, praticamente.

Dopo poco giunge Joker, già precedentemente mostrato solo per spiegare la sua “relazione” con Harley Quinn, per salvare appunto la sua “amica” e anche nel resto del film comparirà, anche se per poco, solo perché collegato ad Harley. Questo mi ha molto deluso perché pensavo che questo personaggio avrebbe avuto una sua funzione propria e un’importanza maggiore e che sarebbe comparso più spesso nel film, visto che la maggior parte delle scene del trailer ritraevano lui.

Comunque, Deadshot scopre CASUALMENTE una cartellina che espone a tutti il perché della missione che, come avevo già detto prima, nessun membro della squadra conosceva. Poi, una volta giunti nel luogo della battaglia, tutti i componenti si trovano prima a dover affrontare il fratello dell’Incantatrice che, inizialmente fortissimo, butta a terra ognuno dei suoi avversari che, ountualmente, si rialzano in piedi come se non fosse successo niente e alla fine egli viene eliminato tramite una semplice bomba. Poi, non si sa come, gli stessi membri della squad riescono a sconfiggere la stessa Incantatrice, nonostante sia dotata di poteri sovraumani.

I “super cattivi”, quindi, ottengono un premio, ovvero uno sconto di pena di dieci anni più qualcosa da loro richiesto personalmente e Harley Quinn cosa richiede? Una macchina del caffè. E come finisce il film? Con Harley in cella che beve il suo caffè e Joker che arriva all’improvviso per salvarla. Ma scherziamo? Che razza di finale è? Avrei anche potuto chiudere un occhio su tutto il resto del film, ma questo finale mi ha fatto cambiare totalmente idea. E’ l’idea più brutta e stupida che sia mai potuta venire in mente a qualcuno.

Detto ciò, il voto finale che do al film è 6/10. Come ho già detto, non è orrendo il film, è guardabile e a tratti anche divertente, ma non il film fantastico che mi aspettavo.

Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti!

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Cliché d’amore? No, grazie

Cliché d’amore? No, grazie


E’ questo il titolo di un articolo che ho letto di recente in cui vengono proposti cinque film che mostrano storie d’amore “fuori d’agli schemi” e non smielate e scontate come quelle che, negli ultimi anni, inondano i nostri cinema e i nostri televisori.
L’articolo in questione potete trovarlo qui e i film presentati (accompagnati anche da brevi descrizioni delle trame) sono:
  • Se mi lasci ti cancello
  • Revolutionary road
  • I segreti di Brokeback Mountain
  • The Danish girl
  • Vicky Cristina Barcelona

Devo ammettere che, prima di leggere questo articolo, conoscevo soltanto due dei film presentati, ovvero The Danish girl e Se mi lasci ti cancello ed è per questo che, prima di scrivere questo post, ho pensato fosse giusto vedere i film restanti.

Li ho apprezzati tutti, alcuni un po’ più di altri, anche quelli in cui ho riscontrato una narrazione molto più lenta e che non rappresentavano il genere di film da me preferito (ad esempio I segreti di Brokeback Mountain).

Ma il motivo principale di questo post non è quello di recensire ognuno dei cinque film elencati sopra, ma quello di condividere con voi la mia lista dei cinque film che parlano di storie d’amore fuori dal comune e di poter leggere le vostre.

Questa è la mia:
  • Moulin Rouge! (il mio film preferito in assoluto)
Moulin-Rouge-2001_thumb6 E’ un musical ambientato nella Parigi del 1899. Lei ballerina del locale più famoso di Parigi, lui aspirante scrittore si innamorano e, per non essere tormentati da un conte invaghito della ragazza, decidono di dare vita ad uno spettacolo teatrale la cui sceneggiatura viene scritto dallo stesso protagonista maschile del film.
E’ una storia che mostra quanto l’amore possa essere coinvolgente, travolgente e quanto possa spingere le persone a lottare più che possono pur di stare insieme, nonostante ci sia la possibilità che non tutto vada a buon fine.






  • Il lato positivo
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E’ la storia di Pat e Tiffany i quali, dopo aver avuto dei problemi a causa delle loro relazioni precedenti (ciò li fa apparire fuori di testa agli altri), si incontrano e, inizialmente, si odiano in quanto Pat vorrebbe cercare in tutti i modi di riconquistare la sua ex moglie e non voglia accettare la dura realtà mostratagli da Tiffany, ovvero che ciò non accadrà mai.
L’amore, quindi, è anche sofferenza; ciò non significa che dobbiamo continuare a guardare al passato, ma andare avanti perché d’avanti a noi è presente qualcun altro pronto ad amarci e a meritare il nostro amore.






  • La vita di Adele 
Adele conosce Emma, una ragazza lesbica, e si innamora di lei. Nasce così la relazione amorosa tra le due che si interrompe a causa di un tradimento di Adele. Ciò porta, però, Adele a non scoraggiarsi, ma a cercare di riallacciare i rapporti tra lei ed Emma anche a distanza di anni,
Anche nella mia lista, come in quella del post sopracitato, è presente una storia d’amore omosessuale. In questo caso, però, essa ci “insegna” che chi è davvero innamorato non si rassegna quando una storia d’amore finisce, nonostante la cosa migliore sia andare avanti.






  • Amami se hai coraggio

Julien e Sophie si conoscono da bambini e sono legati da un forte legame e da un gioco che li spinge a fare numerose bravate e che li tiene legati fino all’età adulta. E’ in questo periodo di tempo, ma anche grazie a questo loro gioco, che nasce l’amore tra i due, a volte, però, affrontato più come una sfida/gioco.
L’unica cosa scontata che, a parer mio, caratterizza questo film è che i due, conoscendosi fin da piccoli, si innamorino l’uni dell’altra. Per il resto è un film pieno di imprevisti e il finale vi lascerà contenti, ma con l’amaro in bocca allo stesso tempo.







  • Il favoloso mondo di Amélie
Amélie è una ragazza alquanto “particolare”, impegnatacon i suoi hobby (anch’essi abbastanza strambi), come immergere le dita nei legumi. Trova in casa sua una scatola con dei ricordi di un bambino vissuto lì precedentemente e, con l’aiuto del suo vicino, l’uomo di vetro, riesce a restituire la scatola al legittimo proprietario. Ciò la spinge ad iniziare a far del bene agli altri e questa sua scelta la porta a trovare l’amore, Nino, un ragazzo che ha la passione di collezionare le fototessere scartate.
Da ciò possiamo capire quanto l’amore non debba essere razionale, anzi la maggior parte delle volte è folle e completamente fuori di testa (come i due protagonisti, lasciatemelo dire).






Fatemi sapere cosa ne pensate di questi film!
Qual è, invece, la vostra lista?
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